Dinner, he cooked.

Chi sono

Veneto, amante della buona cucina dalla nascita o quasi, anche se la vita professionale mi ha sempre tenuto lontano dai fornelli, ho sempre cercato di coltivare questa passione. Da bambino ho avuto la fortuna di assaggiare una cucina diversa da quella dei miei amici e compagni di classe (qui spiego perchè), ma nonostante tutto i gusti erano comunque limitati e tutto quello che usciva dai binari era sempre un ostacolo da affrontare. La curiosità e la voglia di viaggiare, in Italia o all’estero, sono state il demolitore che ha frantumato molte di queste barriere aprendomi gli orizzonti a nuovi profumi, colori, sapori e forme che caratterizzano il cibo.

Dopo aver provato e gustato, nasceva la sfida: ricreare a casa i piatti che mi avevano colpito, magari cercando gli ingredienti e le spezie che più si avvicinavano agli originali, la maggior parte delle volte senza una ricetta e facendo affidamento solo sul negozio sotto casa. Finiti i confini europei potevano anche finire i miei orizzonti culinari, ma non è stato così, i ristoranti etnici mi anno aiutato a sentire i profumi d’oriente e d’occidente, certo con delle possibilità limitate; poi sono arrivati gli amici stranieri con accesso libero alla mia cucina (con la sola condizione di guardare e copiare) . Infine è arrivata internet, la possibilità di cercare le ricette, di carpire i segreti di qualche cuoco tecnologico e in tempi più recenti anche di acquistare alcuni ingredienti meno diffusi.

Tutto questo pippone per dire che mi piace mangiare? no. Sono sempre stato convinto che la tavola sia il miglior luogo di incontro tra persone e infatti tutti i miei piatti sono sempre stati condivisi prima in famiglia e poi con gli amici, per renderli partecipi dei miei “viaggi di scoperta”. Ecco che quindi i miei souvenir, le mie cartoline di viaggio sono sempre commestibili. In questo blog vorrei spedire queste cartoline anche a chi non è fisicamente qui con me.